lunedì 27 agosto 2012

Ferro da costruzione ossidato, rimedi possibili


Il ferro di armatura dei pilastri dopo una trentina d'anni o giù di li tende a perdere coesione con la malta cementizia a causa dell'infiltrazione, lenta ma inesorabile dell'umidità, di liquidi proveniente il più delle volte da fenomeni meteorici, il risultato è la crepatura del cemento con conseguente indebolimento della struttura ed un più rapido verificarsi della percentuale di ruggine sul componente metallico, il rimedio esiste ed è il ripristino dell'armatura.

Quando si verifica una crepa in un pilastro vuol dire che il fenomeno di corrosione del ferro di armatura ha preso atto già da tempo, il fenomeno si verifica in strutture che hanno alle spalle 30 o 40 anni ed il riscontro in strutture più recenti è indice di un manufatto che deve essere verificato più a fondo.


La presenza di crepe di modeste dimensioni non deve portare immediatamente al ripristino delle condizioni originali ma prima si esegue il lavoro meglio è, pericolo di crolli non ci sono ma prima si opera sull'acciaio da costruzione è meno ruggine è necessario togliere lasciando inalterato lo spessore del ferro.

Per ripristinare il pilastro soggetto ad intervento si deve eliminare il cemento fino ad arrivare alla struttura metallica, per eliminare lo strato ferroso corroso si deve agire con spazzole metalliche o sabbiatura, più il ferro è in buono stato dopo il trattamento più durerà nel tempo.

Il trattamento sul ferro dei pilastri deve formare un composto intermetallico che impedisce all'umidità di intaccare il ferro, in assenza di aria si evita la corrosione ed il ferro non arrugginisce, il trattamento protettivo è detto rialcalinizzante, un trattamento di qualità eccellente lo si può ottenere con il Mapefer della Mapei che è una malta cementizia anticorrosiva bicomponente.

Il Mapefer lo si applica con un pennello a più mani e riporta il pH del ferro da costruzione oltre 12, in modo da scongiurare la corrosione.


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