Tutto ciò che in un'abitazione
contribuisce a generare energia elettrica o termica in un futuro
ormai prossimo potrebbe contribuire a diminuire i costi delle
bollette per l'energia, cosi anche l'acqua tirata nello sciacquone
produce energia elettrica sfruttabile.
L'idea dello studente Tom
Broadbent non è innovativa nel principio ma
nell'applicazione si. L'acqua in movimento genera energia elettrica
quando mette in funzione una macchina elettrica capace di convertire
un fluido in movimento in energia elettrica.
Lo studente di ingegneria
dell'Università del Montfort ha applicato allo scarico del water
una microturbina idraulica capace di generare energia
elettrica da sfruttare nell'abitazione stessa, l'energia sviluppata è
però proporzionata al flusso idraulico.
Per generare potenza elettrica la
microturbina viene azionata dall'acqua che mette in rotazione le
pale, maggiore è la velocità e la portata d'acqua e maggiore sarà
l'energia prodotta. In termini prettamente tecnici si parlerebbe di
salto entalpico, in pratica quando si installa una microturbina
idraulica si cerca di sfruttare al massimo la potenza dell'acqua.
Con salto entalpico si vuole intendere
l'altezza di caduta dell'acqua e la sua portata, maggiore sarà
altezza e portata e maggiore energia elettrica potrà essere
prodotta. Tom Broadbent non ha fatto altro che
riprodurre in piccolo ciò che viene fatto in grande.
Ovviamente in un'abitazione installare
una microturbina idraulica che sfrutta le acque di scarico ci sembra
alquanto ipotetico, il flusso mette in movimento le pale solo quando
c'è un discreto quantitativo di acqua che lo mette in movimento e
ciò avviene solo quando si tira l'acqua del water.
Lasciare scorrere l'acqua nel lavandino
o farsi doccia non produce significativi picchi di energia, sarebbe
invece interessante poter raccogliere quest'acqua in una vasca di
accumulo per poterne sfruttare appieno la potenza tutta in un
momento.
Ci sarebbe anche da capire come lo
studente di ingegneria abbia eliminato il problema dei rifiuti
organici solidi, sarebbe ipotizzabile un doppio percorso che eviti di
bloccare la microturbina e tutto il passaggio delle acque nere.
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