Il riscaldamento tramite stufa
elettrica è confinato ormai in abitazioni che non possiedono sistemi
di riscaldamento autonomi, il design di queste stufe non è
più di interesse per le grandi aziende considerando che si
utilizzano sporadicamente.
Progettare una stufa che sia di design
è una strada che intraprendono in pochi, oltre al mercato ormai
scarso c'è anche il notevole dispendio di energia elettrica. C'è
però qualcuno che ha deciso di muoversi in controtendenza
progettando un radiatore elettrico di design con
notevoli contenuti storici.
Il designer, ed architetto, che
ha rielaborato il concetto di stufa elettrica si chiama
Satyendra Pakhale ed il suo prodotto si chiama Kangeri
Nomadic Radiator, il prodotto è stato studiato per
tubesradiatori.
Kangeri come stufa utilizza
l'effetto Joule per produrre calore, e di per se va contro la
tendenza di risparmio energetico, il radiatore però è innovativo e
ricco di contenuti. Il corpo è in alluminio ed è ben visibile anche
una parte in pregevole legno di quercia, serve per poterlo spostare
ovunque.
Questa moderna stufa elettrica può
essere spostata in ogni dove per via del peso limitato e delle ruote,
il filo non deve essere avvolto e viene richiamato dalla stufa al suo
interno. Il nome Kangeri deriva da scaldini utilizzati da
nomadi dell'India che si chiamavano Kanger, venivano impiegati
dagli abitanti dalla regione del Kashmir.
I Kanger erano scaldini personali
che si riempivano di braci, il sistema per scaldarsi non è del
tutto nuovo, infatti anche in Italia si utilizzavano prodotti simili.
Fino agli anni 50 per scaldare il letto si utilizzava contenitori in
ghisa al cui interno si ponevano delle braci, non era il massimo in
termini di sicurezza ma svolgevano il loro compito egregiamente.
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