Il pavimento sopraelevato o
anche chiamato
pavimento galleggiante è un sistema di pannelli incastrati su
una struttura portante regolabile in altezza, grazie allo spazio che
si crea tra la vecchia pavimentazione o massetto, è possibile
stendere cavi elettrici o tubature senza necessità di demolire il
pavimento.
Immagine pavimento sopraelevato da
Teknofloor
Non meno importante è lo sfruttamento
dello spazio creato per aumentare la fonoassorbenza o la resistenza
al fuoco, solitamente questi pavimenti sono già progettati per
resistere al fuoco ed abbattere il rumore, il pavimento
sopraelevato per esterni ha una maggiore resistenza all'acqua.
Installare un pavimento sopraelevato
può essere una valida alternativa nel caso non si voglia demolire
quello vecchio o il pavimento sia antico e lo si voglia conservare in
buone condizioni, poggiare un pavimento modulare con elevata
capacità di resistenza al calpestio richiede poco tempo e non si
creano detriti e polveri perché l'installazione è eseguita a secco.
Chi volesse optare per la scelta di
questo tipo di pavimentazione è solitamente chi vuole ammortizzare
le spese di ammodernamento del pavimento senza avere spese eccessive,
con un pavimento sopraelevato si risparmia anche il 20% rispetto ad
un pavimento convenzionale in cui si deve demolire il vecchio e
ripristinare il massetto ed è possibile avere tempi di posa molto
più rapidi con costi che nel giro di qualche anno permettono
l'ammortamento dell'opera.
Le strutture che sfruttano questi
pavimenti sono il più delle volte centri commerciali o uffici
dall'elevato traffico, la superficie resistente può essere smontata
e riutilizzata in altri ambiti quando il contratto d'affitto è
terminato e tra l'altro non si demolisce un pavimento magari soggetto
a verifica dei beni culturali.
La scelta del pavimento sopraelevato
non è ristretta all'interno di pochi materiali appositamente
progettati ma è possibile scegliere anche un gres porcellanato
o un parquet, gli spessori ridotti che si possono reperire
permettono anche un minor costo di trasporto ed un peso della
pavimentazione contenuto.
La dimensione del formato è a
discrezione della ditta che produce il pannello, i formati standard
si accostano a formati speciali, le dimensioni non standard
della piastrella sono supportate da supporti fissi o regolabili in
materiale polimerico che assorbono gli urti smorzando i carichi
applicati.
L'incastro di un pavimento
sopraelevato sfrutta delle guarnizioni in polimero che poggiano
su sostegni in acciaio regolabili, una volta fissate, eliminano i
rumori generati dal calpestio, soprattutto i fastidiosi scricchiolii,
la filtrazione d'aria e l'inserimento della polvere all'interno di
queste intercapedini non è possibile sempre per via del materiale
polimerico.
L'importanza della corretta posa di
un pavimento sopraelevato richiede mano d'opera qualificata
proprio per evitare che la pavimentazione presenti difetti difficili
da risolvere in sede di verifica, l'allineamento e la solidità dei
supporti su cui poggia sono solo alcuni dei criteri da rispettare.
La sopraelevazione permette di
alzare la zona calpestata da un valore che solitamente è di circa 8
cm per arrivare ad un valore di circa un metro, la maggiore altezza
permette di ottenere uno spazio maggiore sotto la pavimentazione ma
necessita di strutture più resistenti al carico, grazie allo spazio
è creato è possibile passare successivamente cavi elettrici e
quant'altro senza demolire ne ripristinare.
Il prezzo di un pavimento
sopraelevato deve conteggiare varie voci, la prima è quella al
metro quadrato della piastrella, la più economica parte da circa 20
euro per un laminato plastico e può arrivare a quasi 200 euro al
metro quadrato per pavimento in pietra naturale come il granito, a
ciò si deve sommare la posa in opera (sempre al metro quadrato), lo
zoccolino, il trasporto, la misura fuori norma se voluta ed altri
voci possibili.
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