La ceramica è stata per secoli
indiscussa protagonista dell'arredamento di interni, il bagno e la
cucina sono stati i luoghi dove regnava arricchendo la vista ed il
tatto dei proprietari e degli ospiti; nel corso dell'ultimo secolo
furono sperimentati dei materiali compositi che soppiantarono
questo materiale naturale, il Cristalplant è uno di questi.
Per materiale composito si
intende l'accoppiamento di due o più materiali aventi
caratteristiche fisiche differenti, la nuova sinergia aumenta la
caratteristiche appositamente ricercate in fase di progettazione.
Gli esempi di materiali compositi si
sprecano, gli sci o le tavole da surf sono la dimostrazione di come
due o più materiali con basse proprietà meccaniche possano dare
vita ad un prodotto altamente resistente e flessibile.
Accomunare le nuove tecnoceramiche
del nuovo millennio ai materiali compositi non è fantascienza, in
gergo tecnico le nuove ceramiche sintetiche vengono chiamate
solid surface ed hanno la loro maggiore
rappresentazione nel Corian della Dupont,
nel Cristalplant e nel Cristalite.
Tutti questi prodotti sono sintetizzati
in laboratorio e sono costituiti da materie prime naturali unite
insieme tramite un legante (sintetico) ed un processo fisico che
(temperatura e pressione) ne conferiscono nuove proprietà.
I solid surface sono stati creati per
diversi motivi:
- abbassare i costi di produzione
- creare superfici più resistenti
- aumentare l'igiene
- aumentare la possibilità di lavorazione
- migliorare la resistenza nel tempo
- evitare invecchiamento tipico delle ceramiche
- diminuire la fragilità
Il Cristalplant è un
materiale composito formato da cariche minerali naturali e
polimeri poliesteri ed acrilici, rientra nella categoria dei
solid surface ed è un prodotto made in Italy.
Questo solid surface di brevetto
italiano ha molte altre qualità:
- è ipoallergenico
- non tossico
- riciclabile al 100%
- ignifugo
- resiste ai raggi UV
- piacevole al tatto
Proprio come il Corian il
Cristalplant può essere ripristinato se si
notano delle imperfezioni causate da incuria o dal tempo, le macchie
vanno via con una spugnetta abrasiva ed un po' di detersivo; se
graffiato può essere ripristinato e torna come nuovo.
Se si notano macchie persistenti è
bene non utilizzare prodotti troppo aggressivi, la trielina potrebbe
danneggiare la superficie del Cristalplant irrimediabilmente;
in caso di superficie scheggiata si può provvedere con scotch
brite e pulitore di natura abrasiva.
In caso la parte scheggiata fosse di
notevoli dimensioni si può riparare con l'apposito stucco,
una volta solidificatosi si deve rimuovere la parte in eccesso con
una levigatrice; a riparazione ultimata il difetto potrebbe non
essere più visibile.
Il Cristalplant può essere
impiegato nell'arredo bagno sostituendo la ceramica del piatto
doccia, nella vasca da bagno o del lavabo; nell'ambito nautico
trova applicazione nei servizi di bordo anche per la sua leggerezza
rispetto alla ceramica.
Il prezzo del Cristalplant
dipende dall'oggetto è non c'è una cifra esatta che definisca
il costo al chilo, la dimensione e la lavorazione influiscono cosi
come chi l'ha prodotto, solo a termine d'esempio un Top con lavabo
integrato in Cristalplant di colore bianco è
venduto a 490 euro.
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