Chi abita in condominio avrà fatto i
conti prima o poi con un coinquilino del piano di sopra che non
rispetta le comuni norme di civiltà. Lo scuotimento di tappeti e
tovaglie dal balcone può rappresentare disturbo per
gli inquilini dei piani inferiori specialmente se l'operazione
viene ripetuta con cadenza giornaliera.
Quando ci si trova un vicino del piano
di sopra che sembra non comprendere che le sue azioni possano causare
disturbo meglio prima cercare di risolvere la questione a
quattrocchi, l'alternativa successiva è chiedere all'amministratore
di condominio di mediare.
Difficile risolvere contenziosi
condominiali specialmente se tra condomini non corre buon sangue,
la mediazione dell'amministratore non porta sempre buoni frutti
soprattutto quando il disturbo è causato solo ad un coinquilino.
Già la Corte di Cassazione si è
espressa sull'argomento evidenziando come la parte lesa debba
procedere in sede civile; nel caso trattato dalla Corte si è evinto
come le possibili molestie di una coppia poco attenta ai problemi
condominiali non sia punibile secondo l'Art. 674 del Codice
Penale.
La punibilità per l'Art. sopracitato
potrebbe applicarsi solo se l'inquilino del piano di sopra getta cose
atte ad offendere od imbrattare e molestare persone, le briciole
di pane e la polvere sembrano non essere contemplate.
Anche nel caso peggiore che gli
inquilini del piano di sopra compiano azioni atte a molestare con
l'imbrattamento volontario e continuativo ciò deve essere
dimostrato in tribunale e davanti ad un giudice.
Per evitare controversie costose meglio
concordare con l'amministratore di condominio un regolamento
condominiale che vieti tali comportamenti, in tale contesto
redatto si devono specificare i luoghi dove sbattere tappeti o
tovaglie.
Spesso il luogo migliore per compiere
queste operazioni è il terrazzo o il giardino
condominiale, sempre a patto che non si sporchino oltremodo i
luoghi di uso comune.
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