martedì 30 settembre 2014

Roombots, robots che si trasformano anche in mobili

I Roombots sono un progetto del Biorobotics Laboratory dell'EPFL di Lausanne, si tratta di piccoli moduli robotici ri-configurabili con la capacità di interagire fisicamente tra di essi creando oggetti di arredamento interno e non solo.



Rispetto ad un comune robot i roombots sono piccoli e possono assumere diverse forme, l'idea generale dei progettisti è di creare oggetti per l'arredamento, come sedie o tavoli, che possono crearsi e disfarsi allo stesso modo.


I roombots, una volta ottenuto il progetto definitivo, possono assemblarsi per creare una seduta od un appoggio, il vantaggio lo si apprezza nelle abitazioni con presenza di anziani o di spazi ridotti. Un mobile che si compone quando serve è di aiuto a chi non può spostarsi con facilità, allo stesso modo spostarlo potrebbe rappresentare un problema.

I roombots oltre a creare oggetti con forme semplici possono spostare oggetti fisicamente già assemblati e spostarli nella superficie pianeggiante della casa, le scale ancora non possono farle. Pensiamo alla comodità di fare spostare un tavolo da una parte all'altra di un vano.

I piccoli moduli robotici possono anche formare ripiani in orizzontale su pareti, per permettere ciò è necessario montare a parete un supporto forato adatto ai loro agganci fisici. Il progetto ancora in fase sperimentale mira a mettere in produzione questi piccoli moduli robotici in aiuto di persone non totalmente autosufficienti.

L'energia sufficiente ad alimentarli è fornita da una fonte di energia ricaricabile, il movimento e lo sforzo nello spostare oggetti consumano parecchio della vitalità dei moduli robotici. In un futuro prossimo si prevede che lo sviluppo consideri anche forme di ricarica alternative come quella Wi-Fi.

I roombots potrebbero essere messi in commercio nel giro di una decina d'anni, ma al ritmo con cui galoppa la tecnologia il tempo potrebbe essere anche inferiore alle aspettative.

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