Obiettivi comuni per l' Europea sono di
diminuire drasticamente le importazioni di gas dai paesi confinanti e
contestualmente abbattere le emissioni di anidride carbonica in
atmosfera e creare nuovi posti di lavoro dalla nuova tecnologia
delle pompe di calore.
Sono le pompe di calore di nuova
generazione la speranza per un taglio cospicuo di importazione di
gas dai paesi come la Russia, per un'abitazione che dismette una
caldaia in favore di una PDC il risparmio è di circa il 30%.
L'Europa si è messa di impegno per
voler ridurre la dipendenza dal gas estero e per ridurre i
danni all'ambiente, la richiesta è rivolta ai produttori di sistemi
di riscaldamento e climatizzazione ed è di aumentare i
rendimenti di queste macchine termiche al punto da ridurre
drasticamente l'uso da parte del nostro paese di tale combustibile.
I risultati di alcune indagini
ufficiali sono incoraggianti e sottolineano come sia possibile
diventare indipendenti dal gas metano impiegando un certo
numero di pompe di calore di ultima generazione, il limite del 2030 è
la data a cui si deve giungere ed ottenere gli obiettivi energetici
che la Commissione Europea ha posto.
La riduzione della richiesta di gas dai
paesi esteri incrementerebbe la richiesta di posti di lavoro in
concomitanza con una riduzione significativa di emissioni in
atmosfera. I nuovi sistemi a pompa di calore sono affidabili
ed efficienti sia per il riscaldamento/raffrescamento che per la
produzione di acqua calda sanitaria.
Le frontiere tecnologiche delle pompe
di calore hanno orizzonti rosei, i sistemi ibridi già
esistenti, pompa di calore e caldaia a condensazione, permettono
risparmi superiori al 30% ed in sinergia con le fonti rinnovabili
le percentuali crescono.
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