Da diversi anni a questa parte ha fatto
parlare di se una tecnologia abbastanza discussa, e discutibile,
sull'uso di dispositivi passivi per l'abbattimento dell'umidità
di risalita capillare nei muri.
L'umidità di risalita crei
problemi visibili, efflorescenze ed esfoliazione dell'intonaco, ma
anche di salubrità dell'ambiente in cui è presente, secondo un
principio fisico su cui si basano questi dispositivi l'umidità
verrebbe rispedita verso il basso lasciando tornare le murature al
loro stato iniziale.
Il dispositivo che combatte
l'umidità di risalita si installa nelle immediate vicinanze
delle murature interessate dall'umidità ed agirebbe emettendo una
frequenza uguale e contraria a quella presente nel muro.
Le onde in controfase farebbero perdere
la caratteristica elettrica ai muri interessati dal trattamento
asciugandoli e respingendo verso il basso l'acqua presente. I dubbi
sulla reale efficacia del trattamento permangono:
- I risultati non si riscontrano immediatamente, ci possono volere anche sei mesi prima di notare un miglioramento oggettivo.
- Occorre considerare l'interazione con le stagioni ed altri parametri mutevoli.
- L'acqua presente nel terreno, e che interessa le murature, è un fattore mutevole.
- Occorre monitorare con una strumentazione opportuna.
C'è poi da non sottovalutare
l'interferenza con i campi elettromagnetici:
- Non possono essere presenti apparati emettitori di onde elettromagnetiche nel raggio di poco meno di 2 m, quindi niente WI-FI o smartphone.
- Anche avvolgimenti metallici nelle vicinanze possono interferire.
- Grandi masse d'acqua vicine all'apparecchiatura possono influire negativamente sul trattamento.
Un apparecchiatura del genere quanto
deve rimanere sul muro prima di compiere il proprio dovere? Chi
vorrebbe un dispositivo in casa che emette altre onde
elettromagnetiche? Non basta il WI-FI, il cellulare, il microonde ed
altre diavolerie elettroniche?
Mi chiedo poi se lo strumento sia
impostato su una determinata frequenza e la mantenga tutto il tempo
necessario a combattere l'umidità di risalita, ma non dovrebbe
essere variabile in relazione all'umidità presente nel muro?
Altre domande mi vengono in mente e non
trovano risposta. Essendo un apparecchio che emette onde
elettromagnetiche, non sarebbe opportuno controllare la taratura di
tali emissioni? Viene fornita una certificazione sulla reale
incapacità di influire sull'organismo umano?
In rete questi dispositivi che
influiscono sull'umidità di risalita, almeno cosi dicono,
tramite onde elettromagnetiche sono diversi: Biodry, Acquapol, Cobra,
Mutronic, Waterdry, a loro discapito c'è una totale assenza di
certificazione tecnica scientifica e l'abbinamento con altri metodi
tradizionali che influiscono sul trattamento.
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