martedì 16 febbraio 2016

Popoli antichi: climatizzazione passiva

Tutti conoscono le necessità di avere un involucro abitativo che consumi il minor quantitativo di energia affinché le condizioni termoigrometriche siano le migliori possibili per l'uomo, tutto ciò è fattibile anche senza consumare importanti fonti energetiche.

Ci sono posti sul pianeta dove il caldo d'estate diventa insopportabile e nonostante non ci sia energia elettrica, o climatizzatori, nelle abitazioni la temperatura dell'aria rende l'ambiente vivibile, questa antica tecnica si chiama “climatizzazione passiva”.

Il raffrescamento naturale degli edifici non è una chimera ed in sede di progettazione o di ristrutturazione può portare ingenti risparmi senza spendere eccessivamente. Una delle migliori tecniche architettoniche per raffrescare gli edifici in modo naturale ed economico è utilizzata ancora oggi in Iran.

In realtà la scoperta non fu recente e le radici risalgono all'antica Persia, ovviamente il caldo torrido fa raggiungere temperature insopportabili a quelle latitudini ma le persone sostano in ambienti coperti e chiusi grazie alle “Torri del vento”.

Il sistema di climatizzazione naturale dei persiani, le Torri del vento appunto, è ancora oggi sfruttato. In pratica la Torre non è altro che un grande camino che raccoglie l'aria fresca notturna che scende per gravità ed esce dalle aperture della casa, con il vento il processo è più efficace.

Molto distante dall'Iran gli antichi egizi soffrivano il caldo allo stesso modo ed i sistemi di raffrescamento passivo naturale non erano meno efficaci. Uno dei sistemi utilizzati, anche da altri popoli, era quello di costruire muri di grande spessore, la trasmissione del calore per irraggiamento e conduzione era, ed è, molto rallentata.

Oltre a ciò gli antichi egizi per raffrescare d'estate le abitazioni sfruttavano anche tecniche di ventilazione molto efficaci. Gli egiziani sapevano bene che per avere una buona circolazione d'aria era necessario un gradiente termico importante.

Gli egizi, come i persiani, sfruttavano i pozzi termici come le corti interne. Il pozzo naturale serviva per incanalare aria fresca durante la notte che spingeva l'aria calda presente negli ambienti, grazie ai moti ascendenti e discendenti dell'aria.


Il sistema di ventilazione naturale sfruttava anche un camino di ventilazione detto:”Malkaf”. Per amplificare l'effetto del vento fresco proveniente da Nord/nord-ovest gli egiziani accoppiavano dei contenitori con acqua, il risultato era l'abbassamento ulteriore della temperatura dell'aria.

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