venerdì 27 gennaio 2012

Deumidificatori, quale scegliere

I deumidificatori sono quegli apparati atti a deumidificare l’aria, si dividono in elettrici e non, i primi hanno la capacità di trattare parecchi metri cubi orari mentre i secondi sono più economici e trattano meno aria.

I deumidificatori sfruttano il principio fisico delle sostanze igroscopiche di assorbire l’umidità dell’aria, gli ambienti che hanno una percentuale di umidità molto alta (65/70% od oltre) danno una percezione del freddo maggiore rispetto ad una stessa temperatura ma con un grado igrometrico inferiore.

Un deumidificatore è il frigorifero, nella serpentina all’interno scorre un fluido vettore a temperatura molto bassa, l’umidità naturalmente si deposita sulle sostanze più fredde presenti in un ambiente e cosi si giustifica la brina che si vede solitamente sulla parete del frigorifero.


Lo stesso principio si utilizza per la climatizzazione delle camere bianche, la percentuale di umidità deve essere tenuta sotto controllo, particolari applicazioni le abbiamo nel settore informatico, elettronico, chimico ed ottico, i flussi d’aria canalizzata passano a contatto con superfici in cui scorre un fluido caldo e freddo, la gestione della percentuale di umidità viene solitamente preimpostata e deve essere costante.

I deumidificatori non elettrici sfruttano l’igroscopia di alcune sostanze per seccare l’aria di ambienti umidi, le sostanze igroscopiche più comuni sono:
  • Cloruro di calcio
  • Cloruro di magnesio
  • Perborato di magnesio
  • L’alcol puro

In questo breve elenco si possono notare tre solidi ed un liquido questo perché l’igroscopia non è esclusiva di uno stato fisico, un'altra materia igroscopica sono i capelli umani, se si soggiorna in una stanza con un grado di umidità elevato dopo un po’ i capelli saranno umidi, questo materiale si usa anche per la costruzione di igrometri.

Una volta che una sostanza igroscopica presente in un contenitore si trova in un ambiente umido assorbe l’acqua presente nell’aria e questa quando ha raggiunto un certo peso comincia a cadere verso il basso per gravità, dopo un tempo dipendente dalle dimensioni dei sali è necessario sostituirli.

I deumidificatori a condensazione trattano volumi d’aria proporzionati alla loro dimensione, i modelli più costosi sono dotati di un igrometro incorporato e possono essere impostati per fermarsi quando la percentuale di umidità scende sotto un livello limite, la vaschetta di cui sono dotati è più grande rispetto a quelli non elettrici, il consumo di corrente è proporzionato al volume di aria che possono trattare ma solitamente partono da 250W, esistono modelli che si possono spostare in diversi ambienti e modelli che si fissano a parete.

La differenza evidente dei due tipi di deumidificatori, oltre il prezzo, è che in quelli elettrici non vi è presenza di sali igroscopici ma a differenza di quelli non elettrici vi è la presenza di filtri, alcuni sono lavabili e trattabili con sostanze antibatteriche.

Se un abitazione presenta aree esposte a nord occorre verificare la percentuale igrometrica relativa ai periodi freddi, se è alta si deve agire sull’abbassamento della presenza di acqua nell’aria, per riscaldare un ambiente con un umidità alta si consuma più energia e gli ambienti sono meno salubri.

Nessun commento:

Posta un commento