La convenienza nell'installazione di un
impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica
per le abitazioni civili con potenza minore di 3 KW sembra essere
sempre meno conveniente, il quarto conto energia aveva già dato una
sforbiciata alle tariffe incentivanti ed il quinto sembra
continuare sulla stessa linea.
Le utenze domestiche solitamente sono
interessate ad installare sul tetto impianti fotovoltaici da massimo
3 KW, la possibilità di usufruire dell'energia del sole però non è
per tutti, occorre che si abbia un tetto con esposizione verso sud e
che non ci siano superfici che ombreggiano l'impianto durante la
giornata.
Una volta che si è trovato uno spot
ideale per l'installazione di un impianto fotovoltaico il
cittadino viene spinto a mettere sul proprio tetto questa fonte
produttiva di energia elettrica, le cose rispetto al precedente conto
energia sono cambiate e diventate più restrittive, ad oggi si premia
il cittadino che autoconsuma l'energia che produce, ma è vero?
Il quinto conto energia paga una
tariffa omnicomprensiva relativa all'energia elettrica immessa
in rete dall'utente che ha installato un impianto fotovoltaico sul
proprio tetto ed una tariffa premio calcolata sui KW (o MW) di
energia autoconsumata.
Il precedente conto energia pagava
tutta l'energia prodotta dall'impianto con una tariffa incentivante e
non prevedeva compensi sull'energia autoconsumata, questa costosa
remunerazione da parte del gestore dei servizi elettrici è stata
abbandonata per la meno ghiotta (da parte del cittadino) tariffa
dell'ultimo conto energia.
Dalla Tabella 1 si evince come un
impianto fotovoltaico con potenza nominale minore di 3 KW usufruisca
di una tariffa di 208 €/MWh ed una tariffa premio di 126 €/MWh,
le cose qui si fanno complicate, rispetto al precedente conto energia
ci si è spostati verso forme remunerative simile alle altre fonti
rinnovabili.
Il fotovoltaico godeva di benefici
diversi rispetto alle altre forme rinnovabili, l'eolico ad esempio
usufruiva di incentivi solo per l'energia immessa in rete ed anche il
fotovoltaico si è diretto verso questa forma di incentivazione.
Realmente il cambiamento c'è ed è
significativo, la tariffa premio sull'energia autoconsumata sembra
essere una bufala bella e buona, qualche anno fa se si era in casa
durante l'estate e si stava con tutti i climatizzatori accesi per
autoconsumare l'energia prodotta si veniva remunerati ugualmente per
l'energia che l'impianto produceva, oggi se si fa la stessa cosa si
riceve semplicemente uno sconto su quanto si consuma.
Il quinto conto energia però non è
accessibile a tutti, da quando è entrato in vigore ha fissato un
tetto di circa 6,5 miliardi di euro a disposizione per chi volesse
effettuare questa spesa, se si raggiungerà tale cifra entro marzo
(si presuppone) nessun altro potrà accedere ai benefici delle
tariffe omnicomprensive.
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