La coperta elettrica, o
termocoperta, è stata perfezionata a tal punto da poter essere
ritenuta abbastanza sicura da chi la utilizza, abbastanza però non è
assolutamente, le termocoperte infatti sono alimentate dalla corrente
elettrica che se anche di bassa tensione non è immune dal produrre
cortocircuiti ed incendi.
Proprio di qualche settimana fa la
notizia che una termocoperta ha preso fuoco a Montemurlo,
fortunatamente c'è stato solo tanto fumo e tra l'altro il principio
di incendio non si è propagato e si trattava di un attività
commerciale deserta a quell'ora.
La coperta elettrica se utilizzata
correttamente porta tepore nelle fredde sere invernali, chi la
accende deve sempre essere presente nell'abitazione e possibilmente
prevedere un allarme contro gli incendi ed un estintore a portata di
mano, sembra una sciocchezza ma le morti causate dalle coperte
elettriche sono molte più di quanto si pensi.
Le cose da non fare quando si
possiede una termocoperta sono tante, innanzitutto la corrente
elettrica non va d'accordo con i liquidi quindi niente borsa
dell'acqua calda ne prendere bevande come un tè caldo quando è
accesa.
Molti si affidano al timer della
coperta elettrica e pensano che sia infallibile e che chiudendosi
all'ora prefissata renda sicure le nostre notti, ma si può stare
assolutamente tranquilli?
La risposta non è ne si ne no, il
timer potrebbe non funzionare e produrre calore fino a quando
non ci si sveglia, il problema è che si potrebbe rimanere a corto di
ossigeno e rischiare l'asfissia.
Molti pensano che chiudere
l'interruttore di una ciabatta elettrica evita all'apparecchio
collegato di poter subire danni in caso di fulmini o sbalzi di
tensione sulla rete elettrica, in realtà se ci si trova in zone con
ampi spazi aperti, come in campagna, il fulmine che colpisce un palo
della luce produce una scarica talmente violenta da chiudere il
circuito elettrico e passare indisturbato e questo a causa dell'arco
voltaico che si sviluppa, basti ricordare che l'aria non è proprio
un isolante e se sufficientemente ionizzata può condurre, quindi
meglio scollegare la coperta elettrica tirando via la spina.
La coperta elettrica viene utilizzata
solitamente per addormentarsi e quindi sotto tensione, anche se non
si tratta di 220volts si è sempre sdraiati su un dispositivo
elettrico in tensione ed a stretto contatto, questo modo di
dormire non fa altro che contribuire a ciò che si chiama
“elettrosmog”.
Ogni apparecchio di uso quotidiano,
asciugacapelli, rasoio elettrico o termocoperta ci sottopone a campi
elettromagnetici prodotti dagli elettroni in movimento, gli studi
sui problemi alla salute causata dall'elettrosmog sembrano essere
contrastanti e di tanto in tanto si sente qualche studio di qualche
Università sostenere questa o quella tesi.
I campi elettromagnetici a cui si è
sottoposti in un ambiente domestico sono molti, i cavi elettrici che
passano nei muri producono campi elettromagnetici al pari di un
elettrodomestico ma ciò che rende questo o quel campo
elettromagnetico più o meno intenso è la distanza dal generatore di
campo.
Il campo elettrico in prossimità
di alcuni elettrodomestici come il frigorifero è abbastanza pacato e
solo di qualche decina di volt al metro mentre per le coperte
elettriche si arriva a 250V/m, proprio la vicinanza con l'apparecchio
che produce le radiazioni elettromagnetiche rende le termocoperte
soggette a studi sugli effetti che possono provocare sull'organismo.
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