sabato 15 marzo 2014

Lavorare da casa, come creare un angolo per isolarsi

Lavorare da casa sta diventando un'esigenza più che un'opportunità, le motivazioni per rimanere tra le mura domestiche senza doversi recare in ufficio sono essenzialmente due: si lavora delocalizzati perché la direzione lo permette o si lavora per conto proprio.

Stare a casa e non doversi recare in una sede fisica ha pro e contro, i costi per il trasferimento sono azzerati e si mangia nella propria cucina e con cibi sani.


Per chi vorrebbe tremendamente non doversi svegliare all'alba per vestirsi e prendere l'auto per andare a lavorare sappia che lavorare da casa può essere stressante e molto meno produttivo. Il posto di lavoro deve essere considerato come un luogo in cui le distrazioni sono poche o nulle, casa propria è tutto l'opposto.

Per ricavarsi uno spazio in casa dove poter stare al computer o al telefono occorre attrezzarsi, uno sgabuzzino sarebbe l'ideale se avesse un punto luce. La solita postazione dove si guarda la posta elettronica o si chatta su facebook è poco indicata.

Il luogo dove si passa del tempo libero non è adatto per via di molte distrazioni, trasferirsi in un'altra stanza può essere un bene. Evitare di spostare il PC ed il telefono sul tavolo della cucina. Vedere i piatti da lavare o la macchinetta del caffè porta la mente ad evadere e prendersi una pausa, troppe pause si pagano in termini di chili.

La camera da letto non è un luogo ideale dove lavorare, il locale dove si dorme deve essere diverso dal posto dove si studia o si lavora. La sala da pranzo od il salotto sono indicati ma la TV deve essere fuori dalla portata, lavorare guardando i programmi televisivi è deleterio.

Trovato un angolo della casa dove potersi rifugiare per lavorare occorre posizionare la scrivania in favore di luce naturale ma non tanto vicini da poter guardare fuori. La posizione da assumere alla scrivania deve essere comoda ma non troppo, le poltrone con schienale dritto vanno bene mentre quelle troppo comode no.

L'orario di lavoro non deve essere variato solo perché si può iniziare quando si vuole, se è possibile meglio mettersi al lavoro anche prima di quando dovuto. Le prime ore del mattino sono le più proficue e permettono di smettere prima.

Nella postazione di lavoro è bene mettere tutto ciò che serve, alzarsi e cercare del materiale di cancelleria potrebbe far passare rapidamente ad un lavaggio delle finestre o a rimuovere qualche macchia di anni prima.

Gli orari della pausa devono essere prefissati, una sveglia o il cellulare possono cadenzare gli orari della pausa e soprattutto i tempi. Quando si lavora da casa come ci si deve vestire? Mai il pigiama, un abbigliamento sobrio è l'ideale.

La sera prima è bene pensare al pranzo del giorno dopo, cucinare non è bene perché toglie tempo al lavoro e può appesantire. Meglio preparare un tramezzino, dell'insalata e della frutta fresca senza bevande gassate.

Appesantirsi e riprendere a lavorare nelle prime ore del pomeriggio potrebbe portare sonnolenza.

Se l'attività lavorativa è prettamente telefonica la possibilità di essere distratti è molto bassa mentre se il lavoro si svolge al PC meglio evitare di aprire le pagine dei social network o di ogni altra cosa che distolga l'attenzione.

I colori delle pareti e dell'arredamento influiscono sulle prestazioni lavorative, gli ambienti di lavoro sono tinteggiati di colori che spingono ad essere attivi. Il giallo ed il rosso tendono ad attivare e si contrappongono ai più delicati e sonnolenti celeste e bianco.

La propria casa non è detto che sia del colore giusto ed è possibile che il rendimento rispetto ad un lavoro in una sede fisica cambi.

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