venerdì 27 marzo 2015

Amianto: lo smaltimento con il siero del latte

L'amianto è un rifiuto tossico che ancora è presente in ogni zona urbanizzata. Il corretto smaltimento è costoso e non risolve il problema ma lo sposta altrove.

L'eternit, lastre di cemento amianto vendute negli anni 70/80 del secolo scorso, è forse l'inquinante contenente fibre di amianto più comune nelle zone dove c'è la presenza dell'uomo. Per smaltirlo correttamente in un sottoprodotto meno pericoloso oggi la risposta potrebbe venire dal siero di latte.


Chi afferma di poter ridurre l'amianto in un rifiuto tossico meno pericoloso è il professor Norberto Roveri dell'Universita di chimica di Bologna, il suo brevetto, per conto della Chemical Center, consiste in un processo chimico che permette la denaturazione dell'amianto in un comune rifiuto industriale.

Il composto chimico impiegato per denaturare l'amianto è il siero di latte esausto, in particolare il lactus bacillus casei; questo batterio del latte danneggia le fibre di amianto. Nel processo chimico di reazione l'eternit immersa nella soluzione contenente lactus bacillus casei degrada in anidride carbonica, proveniente dal cemento, lasciando sul fondo le fibre di amianto.

La degradazione dell'eternit riduce il materiale di partenza dell'85%, ciò significa che tutti i materiali di smaltimento contenenti fibre di amianto potrebbero essere trattati diminuendo drasticamente la volumetria del rifiuto.

Il 10% di amianto contenuto nei materiali da smaltire potrebbe cosi essere distrutto senza bisogno di adoperare costosi processi chimici, ma la ricerca del professor Roveri ha messo in luce come dallo smaltimento dell'amianto si possa guadagnare.

Dalla reazione chimica di degradazione dell'amianto si ottengono elementi chimici (Ca, Mg, Mn, Ni, Fe) che possono essere rivenduti. Lo smaltimento dell'amianto in discarica attualmente costa circa 150 euro a tonnellata, con questo processo chimico si ottengono circa 600 euro a tonnellata.

I rischi di questo processo chimico di degradazione dell'amianto non esistono, per essere autorizzato deve passare un iter standard del Ministero dell'Ambiente.

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