mercoledì 28 novembre 2012

Mercato immobiliare

Il mercato immobiliare in Italia è in recessione e questo era chiaro ma ci si aspettava un momento di distensione soprattutto dal mercato del credito, la maggiore liquidità delle banche dovuta ad un rilassamento del nervosismo europeo sulle nazioni a rischio default avrebbe fatto credere in una più facile agevolazione dei mutui.


La discesa dei prezzi del mercato immobiliare ha visto la percentuale in alcuni casi arrivare anche al 15% negli ultimi quattro anni, ciò è dovuto a più cause concatenate, la crisi ha fatto stringere i cordoni alle banche agevolando il credito solo a persone con una posizione economica di ferro, dall'altra parte il numero di persone che possono richiedere un mutuo è sensibilmente crollato.


La posizione dell'Italia è però anomala, da un lato la crisi è stata forte e ci si sarebbe aspettati di veder crollare il prezzo degli immobili, dall'altro tale tenuta dei prezzi ha dato un segnale positivo ai mercati, se non c'è necessità di svendere allora c'è ancora vita nel paese.

I dati sulla compravendita immobiliare che si attendevano in molti sull'ultimo trimestre però ha disatteso le aspettative, il nuovo anno ed il 2013 saranno considerati al pari della metà anni 90 e la previsione potrebbe essere anche rosea, l'erogazione dei mutui negli ultimi due anni ha dimostrato come le politiche sulla casa dell'ultimo governo sono state insufficienti, il mercato dei lavoratori atipici è stato uno dei più grandi freni all'erogazione dei mutui.

La tabella riguardanti l'erogazione dei mutui degli ultimi quattro anni è impietosa, se nel 2008 sono stati erogati mutui per 56,980 euro il 2012 (stime ancora non definitive per l'anno in corso) vedono una erogazione di soli 27,480 euro con una perdita di oltre il 43,6%.

La previsione per i prossimi anni del mercato immobiliare italiano sembra essere impietosa, il sistema bancario non sembra intenzionato ad arretrare di un passo dalle proprie posizioni e si mette in totale controtendenza con il più flessibile mercato di oltre oceano.

Gli Stati Uniti hanno dato il via a questa crisi globale che sembra non avere mai fine ma le banche hanno capito che il mercato va aiutato e soprattutto tutte quelle tipologie di lavoro che hanno problemi ad avere accesso ad un mutuo.

Il mercato delle abitazioni non residenziali sembra non godere di privilegi ed il 2012 sarà considerato l'ennesimo insuccesso di una politica solo repressiva, ad alimentare le certezze c'è il macigno che pesa sul pagamento dell'IMU delle attività commerciali, in congiuntura con un aumento delle tasse indirette e dirette ed una crisi profonda vede in prospettiva solo controproducente aprire un attività di qualsiasi genere.

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