I materiali compositi per l'edilizia
hanno radici lontane, malte con agglomerati di naturale vegetale
ed animale venivano utilizzate per le pareti delle prime case, la
fusione di materiali inerti con fibre vegetali o animali conferiva
ottime caratteristiche di resistenza meccanica ed impedivano le
microfessurazioni.
Dai primi mattoni in argilla realizzati
miscelando crine di cavallo o fibre vegetali, per aumentare la
resistenza meccanica o proteggere dagli agenti atmosferici, alle
malte cementizie tixotropiche nanomodificate ne sono passati
di anni e forse millenni, la ricerca però cerca sempre ispirazione
dal passato.
Le miscele di malte cementizie
che si realizzano vengono progettate per l'esigenza specifica, il
cemento comune da costruzione viene impiegato per riempire la
struttura di un edificio ma per alcune necessità risulta non idoneo.
Gli edifici di una certa età esigono
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dopo
parecchi decenni si verifica un distacco tra la superficie
dell'armatura del ferro da costruzione con il supporto cementizio, le
fessurazioni che si creano aumentano molto velocemente a causa
dell'ossidazione del ferro che si fa via via più cospicua.
Per piccoli interventi di
rifacimento di spigoli, sbeccature di travi di pilastri o balconi
con ferro da costruzione ossidato si può impiegare una malta
cementizia tixotropica monocomponente rapida nanomodificata
adatta per il ripristino del cemento armato di spessore
compreso tra 3 a 100mm, stiamo parlando della Emaco NanoCrete R2.
I paroloni “tixotropia” e
“nanocomponente” potrebbero far pensare a materiali di tipo
aeronautico ma in realtà sono aggregati di materiali di vario tipo,
anche polimerico (come la poliacrilonitrile o PAN), che
assolvono a compiti che una malta comune non potrebbe adempiere.
L'impiego di queste malte composite
è più costoso rispetto a prodotti più commerciali e necessita una
manodopera qualificata, la resa di questi prodotti si vedono nel
lungo periodo, il legame che si forma tra gli aggregati della malta
ed il supporto è più incisivo e la resistenza alla fessurazione
da ritiro igrometrico viene ad essere abbattuta drasticamente.
Le caratteristiche della Emaco
NanoCrete R2 consentono un rapido intervento di ripristino
della struttura grazie anche all'elevata lavorabilità (da
tenere in considerazione le temperature presenti), la tinteggiatura
con pitture acriliche necessita solo di 4 ore per asciugare
(sempre tenendo conto della temperatura).
Ma a cosa serve il polimero nella
malta? La poliacrilonitrile o PAN dispersa nella malta
nanocomponente aiuta a combattere la microfessurazione in fase
plastica, senza di essa si creerebbero delle fessure che
potrebbero generare principi di corrosione del ferro da
costruzione o in alternativa degradare prematuramente il
ripristino della struttura.
Per applicare il NanoCrete R2 su
ferro da costruzione corroso occorre eseguire la solita pulizia
eliminando lo strato di ruggine con spazzola metallica o sabbiatura e
rivestirlo con prodotti
anticorrosione come l'Emaco
NanoCrete AP.
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