mercoledì 2 gennaio 2013

Malta cementizia tixotropica nanomodificata

I materiali compositi per l'edilizia hanno radici lontane, malte con agglomerati di naturale vegetale ed animale venivano utilizzate per le pareti delle prime case, la fusione di materiali inerti con fibre vegetali o animali conferiva ottime caratteristiche di resistenza meccanica ed impedivano le microfessurazioni.


Dai primi mattoni in argilla realizzati miscelando crine di cavallo o fibre vegetali, per aumentare la resistenza meccanica o proteggere dagli agenti atmosferici, alle malte cementizie tixotropiche nanomodificate ne sono passati di anni e forse millenni, la ricerca però cerca sempre ispirazione dal passato.


Le miscele di malte cementizie che si realizzano vengono progettate per l'esigenza specifica, il cemento comune da costruzione viene impiegato per riempire la struttura di un edificio ma per alcune necessità risulta non idoneo.

Gli edifici di una certa età esigono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, dopo parecchi decenni si verifica un distacco tra la superficie dell'armatura del ferro da costruzione con il supporto cementizio, le fessurazioni che si creano aumentano molto velocemente a causa dell'ossidazione del ferro che si fa via via più cospicua.


Per piccoli interventi di rifacimento di spigoli, sbeccature di travi di pilastri o balconi con ferro da costruzione ossidato si può impiegare una malta cementizia tixotropica monocomponente rapida nanomodificata adatta per il ripristino del cemento armato di spessore compreso tra 3 a 100mm, stiamo parlando della Emaco NanoCrete R2.

I paroloni “tixotropia” e “nanocomponente” potrebbero far pensare a materiali di tipo aeronautico ma in realtà sono aggregati di materiali di vario tipo, anche polimerico (come la poliacrilonitrile o PAN), che assolvono a compiti che una malta comune non potrebbe adempiere.

L'impiego di queste malte composite è più costoso rispetto a prodotti più commerciali e necessita una manodopera qualificata, la resa di questi prodotti si vedono nel lungo periodo, il legame che si forma tra gli aggregati della malta ed il supporto è più incisivo e la resistenza alla fessurazione da ritiro igrometrico viene ad essere abbattuta drasticamente.

Le caratteristiche della Emaco NanoCrete R2 consentono un rapido intervento di ripristino della struttura grazie anche all'elevata lavorabilità (da tenere in considerazione le temperature presenti), la tinteggiatura con pitture acriliche necessita solo di 4 ore per asciugare (sempre tenendo conto della temperatura).

Ma a cosa serve il polimero nella malta? La poliacrilonitrile o PAN dispersa nella malta nanocomponente aiuta a combattere la microfessurazione in fase plastica, senza di essa si creerebbero delle fessure che potrebbero generare principi di corrosione del ferro da costruzione o in alternativa degradare prematuramente il ripristino della struttura.

Per applicare il NanoCrete R2 su ferro da costruzione corroso occorre eseguire la solita pulizia eliminando lo strato di ruggine con spazzola metallica o sabbiatura e rivestirlo con prodotti 
anticorrosione come l'Emaco NanoCrete AP.

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