domenica 28 febbraio 2016

Dispositivi passivi per l'abbattimento dell'umidità di risalita

Da diversi anni a questa parte ha fatto parlare di se una tecnologia abbastanza discussa, e discutibile, sull'uso di dispositivi passivi per l'abbattimento dell'umidità di risalita capillare nei muri.

L'umidità di risalita crei problemi visibili, efflorescenze ed esfoliazione dell'intonaco, ma anche di salubrità dell'ambiente in cui è presente, secondo un principio fisico su cui si basano questi dispositivi l'umidità verrebbe rispedita verso il basso lasciando tornare le murature al loro stato iniziale.

Ci si chiede se questa tecnologia sia effettivamente valida e se sia alternativa alle, affermate ma più costose, convenzionali che utilizzano prodotti chimici. Secondo queste tecnologie, i muri interessati dall'umidità di risalita si troverebbero in presenza di una grande differenza di potenziale elettrico; il liquido, l'acqua in questo caso, si troverebbe agevolato a percorrere i capillari della muratura.

Il dispositivo che combatte l'umidità di risalita si installa nelle immediate vicinanze delle murature interessate dall'umidità ed agirebbe emettendo una frequenza uguale e contraria a quella presente nel muro.

Le onde in controfase farebbero perdere la caratteristica elettrica ai muri interessati dal trattamento asciugandoli e respingendo verso il basso l'acqua presente. I dubbi sulla reale efficacia del trattamento permangono:
  • I risultati non si riscontrano immediatamente, ci possono volere anche sei mesi prima di notare un miglioramento oggettivo.
  • Occorre considerare l'interazione con le stagioni ed altri parametri mutevoli.
  • L'acqua presente nel terreno, e che interessa le murature, è un fattore mutevole.
  • Occorre monitorare con una strumentazione opportuna.

C'è poi da non sottovalutare l'interferenza con i campi elettromagnetici:
  • Non possono essere presenti apparati emettitori di onde elettromagnetiche nel raggio di poco meno di 2 m, quindi niente WI-FI o smartphone.
  • Anche avvolgimenti metallici nelle vicinanze possono interferire.
  • Grandi masse d'acqua vicine all'apparecchiatura possono influire negativamente sul trattamento.

Un apparecchiatura del genere quanto deve rimanere sul muro prima di compiere il proprio dovere? Chi vorrebbe un dispositivo in casa che emette altre onde elettromagnetiche? Non basta il WI-FI, il cellulare, il microonde ed altre diavolerie elettroniche?

Mi chiedo poi se lo strumento sia impostato su una determinata frequenza e la mantenga tutto il tempo necessario a combattere l'umidità di risalita, ma non dovrebbe essere variabile in relazione all'umidità presente nel muro?

Altre domande mi vengono in mente e non trovano risposta. Essendo un apparecchio che emette onde elettromagnetiche, non sarebbe opportuno controllare la taratura di tali emissioni? Viene fornita una certificazione sulla reale incapacità di influire sull'organismo umano?


In rete questi dispositivi che influiscono sull'umidità di risalita, almeno cosi dicono, tramite onde elettromagnetiche sono diversi: Biodry, Acquapol, Cobra, Mutronic, Waterdry, a loro discapito c'è una totale assenza di certificazione tecnica scientifica e l'abbinamento con altri metodi tradizionali che influiscono sul trattamento.

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