lunedì 18 marzo 2013

Pavimento sopraelevato

Il pavimento sopraelevato o anche chiamato pavimento galleggiante è un sistema di pannelli incastrati su una struttura portante regolabile in altezza, grazie allo spazio che si crea tra la vecchia pavimentazione o massetto, è possibile stendere cavi elettrici o tubature senza necessità di demolire il pavimento.

 Immagine pavimento sopraelevato da Teknofloor

Non meno importante è lo sfruttamento dello spazio creato per aumentare la fonoassorbenza o la resistenza al fuoco, solitamente questi pavimenti sono già progettati per resistere al fuoco ed abbattere il rumore, il pavimento sopraelevato per esterni ha una maggiore resistenza all'acqua.


Installare un pavimento sopraelevato può essere una valida alternativa nel caso non si voglia demolire quello vecchio o il pavimento sia antico e lo si voglia conservare in buone condizioni, poggiare un pavimento modulare con elevata capacità di resistenza al calpestio richiede poco tempo e non si creano detriti e polveri perché l'installazione è eseguita a secco.

Chi volesse optare per la scelta di questo tipo di pavimentazione è solitamente chi vuole ammortizzare le spese di ammodernamento del pavimento senza avere spese eccessive, con un pavimento sopraelevato si risparmia anche il 20% rispetto ad un pavimento convenzionale in cui si deve demolire il vecchio e ripristinare il massetto ed è possibile avere tempi di posa molto più rapidi con costi che nel giro di qualche anno permettono l'ammortamento dell'opera.

Le strutture che sfruttano questi pavimenti sono il più delle volte centri commerciali o uffici dall'elevato traffico, la superficie resistente può essere smontata e riutilizzata in altri ambiti quando il contratto d'affitto è terminato e tra l'altro non si demolisce un pavimento magari soggetto a verifica dei beni culturali.

La scelta del pavimento sopraelevato non è ristretta all'interno di pochi materiali appositamente progettati ma è possibile scegliere anche un gres porcellanato o un parquet, gli spessori ridotti che si possono reperire permettono anche un minor costo di trasporto ed un peso della pavimentazione contenuto.

La dimensione del formato è a discrezione della ditta che produce il pannello, i formati standard si accostano a formati speciali, le dimensioni non standard della piastrella sono supportate da supporti fissi o regolabili in materiale polimerico che assorbono gli urti smorzando i carichi applicati.

L'incastro di un pavimento sopraelevato sfrutta delle guarnizioni in polimero che poggiano su sostegni in acciaio regolabili, una volta fissate, eliminano i rumori generati dal calpestio, soprattutto i fastidiosi scricchiolii, la filtrazione d'aria e l'inserimento della polvere all'interno di queste intercapedini non è possibile sempre per via del materiale polimerico.

L'importanza della corretta posa di un pavimento sopraelevato richiede mano d'opera qualificata proprio per evitare che la pavimentazione presenti difetti difficili da risolvere in sede di verifica, l'allineamento e la solidità dei supporti su cui poggia sono solo alcuni dei criteri da rispettare.

La sopraelevazione permette di alzare la zona calpestata da un valore che solitamente è di circa 8 cm per arrivare ad un valore di circa un metro, la maggiore altezza permette di ottenere uno spazio maggiore sotto la pavimentazione ma necessita di strutture più resistenti al carico, grazie allo spazio è creato è possibile passare successivamente cavi elettrici e quant'altro senza demolire ne ripristinare.

Il prezzo di un pavimento sopraelevato deve conteggiare varie voci, la prima è quella al metro quadrato della piastrella, la più economica parte da circa 20 euro per un laminato plastico e può arrivare a quasi 200 euro al metro quadrato per pavimento in pietra naturale come il granito, a ciò si deve sommare la posa in opera (sempre al metro quadrato), lo zoccolino, il trasporto, la misura fuori norma se voluta ed altri voci possibili.

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