Cucinare al vapore
La cottura al vapore ha radici lontane, gli orientali utilizzavano il bambù per adagiare gli alimenti che venivano raggiunti da una corrente di vapore acqueo ad alta temperatura, l’assenza di grassi (burro o oli vari) aggiunti necessari per la cottura delle pietanze occidentali hanno consentito a queste popolazioni di tramandare una cucina più sana ed equilibrata che evitava ai cibi in cottura di perdere la quasi totalità di principi nutrizionali.
La cottura al vapore può essere eseguita ovunque vi sia vapore sprigionato durante la cottura, con apposite griglie che fungeranno da appoggio e che consentiranno al vapore di passare si potranno cucinare in contemporanea più pietanze, sfruttando il vapore sprigionato durante la cottura di sostanze vegetali si potranno arricchire le pietanze poste sopra la griglia.
Cosa si può cucinare con il vapore
Con una vaporiera si può cucinare un po’ tutto, pesce, verdure, carne, riso e tanto altro, importante ricordare che la parte più bassa della vaporiera è quella che avrà una temperatura maggiore e quindi si devono porre gli alimenti che necessitano tempi di cottura più lunghi; per insaporire maggiormente le carni si può pensare di adagiarle su foglie di verdure.
Vantaggi e svantaggi della cucina a vapore
Pro
Alimenti più facilmente digeribili
Temperatura di cottura non superiore a 100°C
Alimenti più sani
La cottura al vapore non brucia i cibi
I tempi di cottura sono minori
Ci saranno meno stoviglie da lavare
Cibi mantengono aromi e sapori
I principi nutritivi non si disperdono nei liquidi di cottura
Assenza di grassi aggiunti per cuocere
Contro
Pochi, alcuni cibi (come le carni grasse) non si possono cuocere al vapore