lunedì 26 dicembre 2011

Serre per balconi


I luoghi dove la temperatura si fa eccessivamente gelida nel periodo invernale può scoraggiare chi vuole coltivare anche del semplice prezzemolo.
Alcune piante mal digeriscono il ghiaccio e le temperature invernali, i campi ed i giardini la mattina sono ricoperti da neve e ghiaccio e “bruciano” le piante, c’è però la possibilità di continuare a coltivare in balcone qualche pianta come il basilico o il rosmarino senza doverle vedere morire ai primi freddi.

Con il fai da te è possibile creare un riparo per le piante ma non bisogna togliere la luce ne farle asfissiare chiudendo tutte le vie di accesso dell’aria.
Le serre per balconi in commercio sono di varie misure, realizzate in strutture portanti in acciaio e ricoperte da teli in PVC.


Il telo in PVC è sufficientemente resistente agli agenti atmosferici e consente di far filtrare la luce, i ripiani realizzati sempre in acciaio permettono di impilare più vegetazione, la chiusura avviene con zip o chiusure a clip che consentono anche il ricircolo d’aria.


Per scegliere una serra da balcone occorre prendere le misure dello spazio che si vuole destinare alle piante.
Se nel balcone il posto è tanto e si vuole destinare molto spazio alle piante allora si può anche ovviare per una serra realizzata con strutture di alluminio e con pannelli rigidi di policarbonato alveolare, queste strutture hanno una migliore resistenza alle intemperie e sono indicate per chi possiede bonsai, alcune possiedono un trattamento UV.


Le piante per continuare a crescere in climi cui solitamente non vivrebbero necessitano di luce e calore pari al rapporto giornaliero che riceverebbero nelle zone di clima di loro competenza.

All’interno delle serre la luce solare crea una zona naturale più mite ma ciò potrebbe essere insufficiente, per ovviare a tale inconveniente è possibile inserire un termoconvettore regolato da una termocoppia in modo da mantenere la temperatura a livello di sussistenza.

Se la temperatura all’interno della serra è quella ideale per l’accrescimento della pianta non bisogna inficiare il tutto innaffiando con acqua gelida che ucciderebbe le radici e conseguentemente la pianta, esistono in commercio un cavo protezione antigelo che riscalda il passaggio dell’acqua prima di innaffiare il terreno.

Se il terreno nonostante questo dovesse essere gelido e le piante dovessero risentirne si può optare per un cavetto riscaldante per propagatore che una volta interrato e collegato al suo apparecchio tiene il terreno ad una temperatura più mite.

Le piante come detto prima necessitano di calore ma anche di luce, la luce artificiale è necessaria se si vuole vedere fiorire e germogliare le piante, adatte all’utilizzo indoor sono due tipi di lampade, le lampade a scarica e fluorescenza.

Le lampade a fluorescenza sono le più comuni e possono reperirsi facilmente in negozi di elettricità.
I tubi al neon che si vedevano spesso negli uffici anni addietro sono ideali per la vegetazione, la tonalità molto bianca favorisce lo sviluppo delle foglie e la ramificazione e non producono calore, per la germogliazione però potrebbero essere sconvenienti perché la luce da essi prodotta non penetra a sufficienza, sono consigliabili per serre di piccole dimensioni.

Le lampade a risparmio energetico si scelgono con tonalità molto bianche sempre per lo stesso motivo e che producono più lumen possibile, si possono disporre in più punti in modo da illuminare tutta la vegetazione e lasciare meno punti poco illuminati.

Come ultime ci sono le MG Envirolite che sono delle lampade a fluorescenza progettate appositamente per la coltivazione indoor, si trovano con potenze di molto superiore a quelle comunemente utilizzate per illuminare le abitazioni, si parla di oltre 100W e si trovano in tonalità bianca e rossa (rossa per la fioritura).

Per ultimo ci sono le lampade a scarica che sono le stesse utilizzate nell’illuminazione delle strade (quelle gialle per intenderci), il loro reperimento è difficile, il loro consumo è notevole (si parla anche di 1000W) e non si possono montare come le altre lampadine ma necessitano di starter, reattore, condensatore e quindi ci vuole un elettricista per l’istallazione, dalla loro hanno che risolvono il problema del calore nei periodi freddi, ma devono essere istallate molto in alto perché si rischierebbe di bruciare le foglie e bisogna anche monitorare la temperatura dell’aria e se necessario aerare debitamente.

2 commenti:

  1. Ciao, abito da poco in provincia di Como a circa 800 m e temo il gelo in terrazzo per un grande albero di araucarja in vaso, un salice, un magnolia, un glicine ed altri rampicanti; quale serra mi consigli? Sarà necessario un termoconvettore?
    Grazie,
    Marielisa

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    1. La Araucaria non necessita di temperature estreme, predilige il fresco (mai sotto i 5°C e non oltre i 24°C) e la luce filtrata ed è consigliabile metterla se possibile in una zona della casa ombreggiata e fresca; il salice invece richiede cura nel non fargli mai mancare l'acqua ed è meglio tenerlo lontano dal gelo; la magnolia vuole il sole e l'ombra parziale, non ama il vento forte e resiste alle basse temperature ma digerisce male le gelate fuori stagione; il glicine come la magnolia ama il sole e può temere il freddo intenso.
      Per quanto riguarda la tua domanda sarebbe bene sapere quale temperature minime si raggiungono e la percentuale di umidità dove sono poste le piante e solo dopo sarebbe possibile approfondire l'argomento e scegliere il tipo di serra e se necessario un riscaldamento.

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