domenica 12 maggio 2013

Cristalplant

La ceramica è stata per secoli indiscussa protagonista dell'arredamento di interni, il bagno e la cucina sono stati i luoghi dove regnava arricchendo la vista ed il tatto dei proprietari e degli ospiti; nel corso dell'ultimo secolo furono sperimentati dei materiali compositi che soppiantarono questo materiale naturale, il Cristalplant è uno di questi.

Per materiale composito si intende l'accoppiamento di due o più materiali aventi caratteristiche fisiche differenti, la nuova sinergia aumenta la caratteristiche appositamente ricercate in fase di progettazione.


Gli esempi di materiali compositi si sprecano, gli sci o le tavole da surf sono la dimostrazione di come due o più materiali con basse proprietà meccaniche possano dare vita ad un prodotto altamente resistente e flessibile.

Accomunare le nuove tecnoceramiche del nuovo millennio ai materiali compositi non è fantascienza, in gergo tecnico le nuove ceramiche sintetiche vengono chiamate solid surface ed hanno la loro maggiore rappresentazione nel Corian della Dupont, nel Cristalplant e nel Cristalite.

Tutti questi prodotti sono sintetizzati in laboratorio e sono costituiti da materie prime naturali unite insieme tramite un legante (sintetico) ed un processo fisico che (temperatura e pressione) ne conferiscono nuove proprietà.

I solid surface sono stati creati per diversi motivi:
  • abbassare i costi di produzione
  • creare superfici più resistenti
  • aumentare l'igiene
  • aumentare la possibilità di lavorazione
  • migliorare la resistenza nel tempo
  • evitare invecchiamento tipico delle ceramiche
  • diminuire la fragilità

Il Cristalplant è un materiale composito formato da cariche minerali naturali e polimeri poliesteri ed acrilici, rientra nella categoria dei solid surface ed è un prodotto made in Italy.

Questo solid surface di brevetto italiano ha molte altre qualità:
  • è ipoallergenico
  • non tossico
  • riciclabile al 100%
  • ignifugo
  • resiste ai raggi UV
  • piacevole al tatto

Proprio come il Corian il Cristalplant può essere ripristinato se si notano delle imperfezioni causate da incuria o dal tempo, le macchie vanno via con una spugnetta abrasiva ed un po' di detersivo; se graffiato può essere ripristinato e torna come nuovo.

Se si notano macchie persistenti è bene non utilizzare prodotti troppo aggressivi, la trielina potrebbe danneggiare la superficie del Cristalplant irrimediabilmente; in caso di superficie scheggiata si può provvedere con scotch brite e pulitore di natura abrasiva.

In caso la parte scheggiata fosse di notevoli dimensioni si può riparare con l'apposito stucco, una volta solidificatosi si deve rimuovere la parte in eccesso con una levigatrice; a riparazione ultimata il difetto potrebbe non essere più visibile.

Il Cristalplant può essere impiegato nell'arredo bagno sostituendo la ceramica del piatto doccia, nella vasca da bagno o del lavabo; nell'ambito nautico trova applicazione nei servizi di bordo anche per la sua leggerezza rispetto alla ceramica.

Il prezzo del Cristalplant dipende dall'oggetto è non c'è una cifra esatta che definisca il costo al chilo, la dimensione e la lavorazione influiscono cosi come chi l'ha prodotto, solo a termine d'esempio un Top con lavabo integrato in Cristalplant di colore bianco è venduto a 490 euro.

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