martedì 28 gennaio 2014

Scrivania 2.0



Lo scrittoio è stato concepito per essere un piano d'appoggio dove scrivere una missiva, l'essenzialità e la semplicità era dovuta alla breve permanenza ed ai pochi oggetti necessari a scriverla.

La scrivania invece è un mobile destinato a chi lavora per diverse ore sempre nello stesso posto e necessita di trovare ed archiviare documenti o avere diversi oggetti sempre a porta di mano, i cassetti servono per avere tutto ciò che serve senza doversi alzare.


Nell'era moderna l'archiviazione è diversa e gli strumenti si hanno tutti a disposizione in forma digitale, i cassetti diventano superflui cosi come tutto ciò che si utilizzava decenni fa. Il PC diventa l'oggetto in cui si racchiude tutto l'indispensabile a chi lavora per cui la scrivania si ritrasforma in uno scrittoio evolvendo in una scrivania 2.0.

Una laureata in architettura all'Università di San Pietroburgo, Anna Latova, stanca della solita postazione di lavoro ha deciso di renderla più funzionale ed in linea con i tempi moderni. La creazione della Latova prende il nome di Oxymoron ed è una reinterpretazione ironica della scrivania ma con aspetti interessanti.

Questa scrivania 2.0 si presenta con forma a sandwich, la struttura è in compensato mentre due strati di schiuma vengono avvolti da un panno di alcantara, all'interno del panino scrivania si possono archiviare documenti ed inserire piccoli apparecchi multimediali.

I cassetti non sono stati inseriti nel progetto, un piano laterale può uscire in caso serva un altro punto d'appoggio. Il portapenne ed ogni altro accessorio non è presente e ciò che si trova sulla scrivania è un alloggiamento in panno morbido dove sistemare tutto ciò che serve.

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