sabato 21 febbraio 2015

L'Europa e l'importazione di gas

Obiettivi comuni per l' Europea sono di diminuire drasticamente le importazioni di gas dai paesi confinanti e contestualmente abbattere le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e creare nuovi posti di lavoro dalla nuova tecnologia delle pompe di calore.

Sono le pompe di calore di nuova generazione la speranza per un taglio cospicuo di importazione di gas dai paesi come la Russia, per un'abitazione che dismette una caldaia in favore di una PDC il risparmio è di circa il 30%.


L'Europa si è messa di impegno per voler ridurre la dipendenza dal gas estero e per ridurre i danni all'ambiente, la richiesta è rivolta ai produttori di sistemi di riscaldamento e climatizzazione ed è di aumentare i rendimenti di queste macchine termiche al punto da ridurre drasticamente l'uso da parte del nostro paese di tale combustibile.

I risultati di alcune indagini ufficiali sono incoraggianti e sottolineano come sia possibile diventare indipendenti dal gas metano impiegando un certo numero di pompe di calore di ultima generazione, il limite del 2030 è la data a cui si deve giungere ed ottenere gli obiettivi energetici che la Commissione Europea ha posto.

La riduzione della richiesta di gas dai paesi esteri incrementerebbe la richiesta di posti di lavoro in concomitanza con una riduzione significativa di emissioni in atmosfera. I nuovi sistemi a pompa di calore sono affidabili ed efficienti sia per il riscaldamento/raffrescamento che per la produzione di acqua calda sanitaria.

Le frontiere tecnologiche delle pompe di calore hanno orizzonti rosei, i sistemi ibridi già esistenti, pompa di calore e caldaia a condensazione, permettono risparmi superiori al 30% ed in sinergia con le fonti rinnovabili le percentuali crescono.

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