giovedì 25 ottobre 2012

Materiali bioedilizia, cappotto termico

La bioedilizia sfrutta materiali che durante il loro degrado naturale non introducono nell'ambiente sostanze nocive, queste sostanze biodegradabili vengono lavorate il meno possibile e non producono CO2 durante la loro fabbricazione, inoltre leganti o aggreganti eventualmente utilizzati sono anch'essi di origine naturale.



Un edificio ad impatto “zero” è possibile realizzarlo ed è anzi doveroso dove possibile, i materiali utilizzati non solo non sono inquinanti per la natura ma possiedono delle proprietà tali da consentire un risparmio energetico a dispetto di materiali tecnologici ma sintetici.


La lana di roccia ad esempio è un ottimo isolante termico mentre il sughero è un ottimo isolante acustico, l'unione poi di più sostanze naturali a formare un materiale composito aumenta le già notevoli proprietà di alcuni materiali naturali.



Qualcuno potrebbe obiettare che l'edilizia ad impatto “zero” non è sempre possibile per problemi strutturali; sostituire il ferro da costruzione con il legno non è sempre possibile, per fare ciò sarebbe necessario rivedere i criteri progettuali delle abitazioni, rivedendo la corsa verso l'alto di architetti ed ingegneri.

Lavorare sull'impiego di materiali per l'edilizia con un minor impatto negativo per l'ambiente è possibile e doveroso, l'impatto dovuto allo smaltimento di materiali edili è in alcuni casi ancora alla preistoria, il cemento ad esempio non viene riutilizzato quasi per niente, alcune grosse aziende recuperano questo materiale inerte da costruzione sbriciolandolo con delle grosse mole in pietra, la granulometria ottenuta permette il reimpasto nelle nuove strutture.

In commercio esistono diversi intonaci o malte per massetto composte da granuli di sostanze naturali con aggreganti vegetali se soprattutto prive di cemento, ciò che lo sostituisce è la calce idrata naturale NHL, basti pensare solo all'impatto positivo sull'ambiente dall'impiego di intonaci di origine naturale.


Termointonaco idrorepellente naturale Diasen

Gli intonaci per facciate a cappotto termico possono essere realizzati con sostanze naturali, le peculiarità di alcuni prodotti attualmente in commercio garantiscono un ottima termoregolazione dell'abitazione ed una traspirabilità di tutta la superficie eliminando fenomeni di condensa e ponti termici.

La regolazione della temperatura e dell'umidità non è la sola peculiarità dei cappotti termici realizzati con materiali naturali, anche l'abbattimento del rumore molesto viene garantito grazie a strutture alveolari che attenuano le onde sonore.

La posa in opera di un cappotto termico composto da sostanze naturali è la medesima di uno convenzionale, la preparazione del supporto in caso non sia di recente costruzione deve presentare una superficie pulita e non disgregata, prima di procedere all'intonacatura si deve bagnare con acqua e subito dopo dare una prima mano che servirà come collante per la finitura vera e propria.

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