giovedì 6 dicembre 2012

Sostituire l'impianto domestico a GPL

Quando la rete del gas metano è assente l'alternativa più immediata è quella del riscaldamento a GPL, a lungo andare i costi diventano sempre più insostenibili, il trasporto ed il continuo aumento delle materie prime fanno pensare di cambiare il sistema di riscaldare casa e di cucinare.


Con il gas non si riscalda solo l'acqua per uso sanitario ma si cucina e si porta in temperatura gli ambienti domestici, il GPL però è costoso e se non esiste la rete del metano l'idea migliore è quella di cambiare il modo di produrre acqua calda.


Per sopperire ai consumi di combustibili si può pensare di produrre l'acqua calda per uso sanitario con il solare termico, i serbatoi di accumulo permettono di immagazzinare l'acqua anche per la notte e quindi non è un problema lavarsi le mani in pieno gennaio alle 2 di notte, l'alternativa è da considerare anche se si possiede la caldaia a GPL, il risparmio economico è già di per se notevole e stimabile in una percentuale compresa tra il 5 ed il 7%.

Se proprio si vuole rimanere con il GPL ma risparmiare c'è la possibilità di utilizzare una tecnologia poco impiegata nelle zone meridionali della penisola, la microcogenerazione a GPL; il principio utilizzato per riscaldare l'acqua è sempre il medesimo, cioè con bruciatori, ma il rendimento è maggiore rispetto ad una caldaia convenzionale ed in più si produce energia elettrica per l'autoconsumo, i sistemi di microcogenerazione sono di diverse taglie e per un uso domestico si può prevedere i produrre 1 Kwe a regime della combustione.


Ciò che produce energia elettrica in un impianto di microcogenerazione è il motore Stirling, questo motore è detto anche a combustione esterna perché non necessita di combustibile, il funzionamento di uno Stirling è semplice e si conosce dalla fine dell'800.

Il pistone si muove all'interno di un cilindro in cui si trova un gas che si dilata quando si trova ad alta temperatura e si contrae quando la temperatura si abbassa, una parte del cilindro si trova a contatto della camera di combustione e l'altra parte è fuori; lo svantaggio in questi sistemi è minimo ed è dovuto ad una manutenzione ordinaria e straordinaria da preventivare a scadenze prefissate.

Il prezzo di un impianto di microcogenerazione a GPL è circa 5 volte quello di una caldaia murale ma il risparmio è tangibile dal maggior rendimento e dalla produzione di energia elettrica.

Se si preventiva di installare un impianto fotovoltaico il problema del riscaldamento e della produzione di acqua calda è presto risolto, per riscaldare gli ambienti quando l'impianto fotovoltaico è a regime si può sempre pensare di installare macchine termiche che funzionano ad energia elettrica ed attivare la caldaia solo la sera quando il sole non produce più.

Grazie all'energia elettrica prodotta dai pannelli cucinare è più rapido ed economico, cambiando il piano cottura ed installandone uno misto gas/induzione il consumo di GPL sarà ridotto all'osso, infatti l'induzione anche se consuma parecchia energia elettrica questa viene autoprodotta dall'impianto fotovoltaico, c'è poi da sottolineare come con il piano cottura ad induzione sia molto più efficiente di qualsiasi altra forma di energia, basta cronometrare il tempo per far bollire un litro di acqua.

Sempre disponendo di un impianto fotovoltaico si può pensare di produrre acqua calda a bassa temperatura con un combustore catalitico, anche se ancora sono poche le abitazioni che dispongono di questo impianto c'è da dire che è molto conveniente; grazie all'energia prodotta dal fotovoltaico il combustore catalitico scinde le molecole d'acqua in idrogeno ed ossigeno e le ricompone in una reazione esotermica quando si necessita calore.


Il combustore catalitico funziona ad idrogeno ma lo autoproduce semplicemente dall'acqua di rubinetto, la temperatura dell'acqua prodotta però è medio bassa ed è indicato per impianti radianti a pavimento o in alternativa è necessario cambiare i radiatori e metterne di adatti e più ampi.

Per produrre acqua ed aria calda, ma niente combustibile per la cucina, si possono installare delle pompe geotermiche a bassa entalpia, per verificare la fattibilità si deve procedere ad un sondaggio del terreno tramite una sonda che viene inserita nel terreno fino ad una certa profondità.


Il funzionamento delle pompe geotermiche è semplice, grazie alla più alta temperatura che si trova in profondità un liquido scambia calore con fonti termiche a diversa temperatura e si produce acqua calda senza necessità di combustibile di alcun genere, unica forma di energia richiesta è quella elettrica, il rapporto è di circa 1 a 4, cioè ogni 4 Kwt si necessita di 1 Kwe; anche per questa forma di riscaldamento l'acqua prodotta è a medio/bassa temperatura e quindi adatta per pavimenti radianti.

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