domenica 10 febbraio 2013

Cucina, piano di lavoro in marmo

Il piano di lavoro della cucina deve essere scelto tra diversi materiali che offre il mercato, la resistenza alle abrasioni della superficie e la facilità di pulizia devono essere requisiti fondamentali ma ce ne sono altri da considerare in sede di acquisto, le dimensioni e lo spessore fanno lievitare i costi.


In cucina avere un piano di lavoro comodo permette di semplificare le procedure per la preparazione dei cibi, l'altezza da terra del piano di lavoro è importante per non stancare le braccia; alcune caratteristiche come la capacità di resistere alle macchie o alle abrasioni possono essere più gradite di altre.


La scelta del piano di lavoro è importante perché spesso non lo si cambia più, è difficile districarsi tra i diversi materiali presenti sul mercato, ancora qualcuno sceglie materiali naturali come il marmo per la bellezza e i colori, la resistenza alle abrasioni ed agli urti preferirebbe il granito e l'igiene non è il massimo a discapito di quanto ancora si crede.

Da qualche decennio è subentrata l'okite a sostituzione del marmo in cucina, le caratteristiche di maggiore resistenza alle abrasioni, alle macchie ed gli sbalzi termici sono indiscutibilmente a favore di questo materiale a base di quarzo e resine sintetiche, i colori sono una moltitudine ma c'è chi ancora non riesce a distaccarsi dai materiali naturali.


Il piano di lavoro in marmo presenta una porosità che non si vede ad occhio nudo, i batteri proliferano all'interno e la pulizia non è semplice, le bevande come il caffè o il vino rosso lo macchiano se non si interviene rapidamente, a favore c'è che si può levigare togliendo uno spessore sottile con appositi macchinari e torna come nuovo.

Esistono in commercio degli impermeabilizzanti per piani di lavoro in marmo che evitano che si macchi, il trattamento deve però essere ripetuto nel tempo, il contatto con il cibo non è dannoso e la superficie viene resa più lucida, il calore prodotto dal fondo di una pentola poggiata sul piano dopo che era posta sul fuoco produce shock termico al materiale inorganico che non viene protetto dallo strato superficiale.


Il trattamento con prodotti impermeabilizzanti del marmo o del granito non deve essere inteso come una protezione contro ogni agente aggressivo, alcuni acidi naturali come il limone possono risultare deleteri per lo strato protettivo cosi come il caffè od il vino che se non rimossi immediatamente possono macchiare la superficie, l'impermeabilizzante rende più semplice la loro rimozione semplicemente passando una spugna umida.

La manutenzione del piano di lavoro in marmo o granito trattato con il prodotto impermeabilizzante deve essere rieseguita ciclicamente ogni tre mesi (per diversi prodotti presenti sul mercato), la superficie dopo il trattamento ritorna ad essere lucida e facilmente lavabile, ma attenzione ai detersivi che si utilizzano per lavare la superficie, meglio quelli neutri.

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