domenica 11 maggio 2014

Vecchie barche e rifiuti dal mare, recupero creativo

Questo post nasce casualmente, prendendo un caffè in un bar che si affaccia sullo splendido stretto di Messina nel piccolo villaggio di Torre Faro. Proprio sopra l'elegante bancone si trovano appesi degli oggetti creati da barche in legno dismesse e rifiuti che si possono trovare in spiaggia dopo una mareggiata.

Gli oggetti raffiguranti pesci sono una creazione di una mia corregionale, l'architetto Loredana Cupidi. Ogni pesce creato da pezzi di barche e dai rifiuti trovati in spiaggia è unico, unico è il pezzo di legno da cui nasce l'oggetto ed unico è lo scarto urbano preso per creare gli occhi o le pinne.


Loredana Cupidi è un architetto di Palermo che insegna tecnologia, l'idea le venne anche grazie alla vicinanza di cantieri navali in cui ancora si creano barche utilizzando il legno. Gli scarti colorati gettati un po' ovunque hanno stimolato il genio creativo.

Chi volesse maggiori informazioni sulle opere create da Loredana Cupidi può contattarla cercandola su Facebook o sul suo sito internet http://loredanacupidi.jimdo.com/

L'idea di creare oggetti dai rifiuti non è nuova e un po' in tutto il mondo si cerca di sensibilizzare chi non capisce che il mondo non è una pattumiera. Della stessa idea dell'architetto italiano che crea oggetti dalle barche e dai rifiuti trovati in spiaggia è la mostra che si sta tenendo in Alaska.

Il recupero dei materiali che il mare restituisce ai legittimi proprietari è il tema principale della mostra che si sta tenendo dal 7 febbraio, e che finirà il 6 settembre 2014, ad Anchorage. La mostra Gyre: Tha Plastic Ocean mette in luce l'inquinamento dei mari.

Venticinque artisti cercheranno di creare oggetti d'arte con solo i rifiuti portati dal mare, gli artisti hanno piena libertà di espressione e si spera che le opere create non finiscano nuovamente nel mare.

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