domenica 25 dicembre 2011

Marmo, lavorazioni e manutenzione

Cosa è il marmo
Il marmo è una roccia naturale composta in maggior percentuale da carbonato di calcio, questo composto chimico è più comune di quel che si crede.

Carbonato di calcio
La comune incrostazione dei rubinetti o dei lavandini è da imputare al carbonato di calcio che solitamente si conosce con il nome di calcare ed è presente nell’acqua in quantità variabili, se si dispone di addolcitori il fenomeno si parzializzerà in modo significativo e soprattutto non influirà sulla salute di chi beve acqua di rubinetto, questo composto porta un sapore all’acqua, non è tossico ne velenoso ma alla lunga crea calcoli renali, portando ad ebollizione l’acqua si abbatte solo la durezza temporanea mentre quella permanente rimane, la misura della durezza avviene tramite una scala in gradi francesi, tale scala indica quanti grammi di carbonato di calcio c’è in un metro cubo di acqua.


Tipi di marmo
I tipi di marmo esistenti sono innumerevoli e soddisfano tutte le necessità, dal marmo per pavimenti al marmo per bagno passando per il marmo per cucina, si trova in diverse colorazioni e con striature naturali che gli conferiscono una personalità che la normale pavimentazione non può ricreare.


Il marmo bianco è quello più comune e il marmo di Carrara è quello più conosciuto ma vanno molto anche altri tipi di marmo come il Crema Valencia, il Diaspro rosso, l’Emperador Dark, il Giallo Atlantide, il Giallo Siena, il Grigio Carnico, il Portoro, il Rosa Portogallo, il Rosso Francia e molti altri.

Differenza tra marmo e granito
Solitamente quando si deve affrontare la spesa per rivestire una scala o scegliere un pavimento ci si può trovare di fronte a dover scegliere tra un marmo, un granito o un onice senza conoscere esattamente quali sono le differenze e quale meglio si associa alla nostra necessità.

I graniti sono materiali che hanno una durezza elevata e si prestano ottimamente per pavimenti o rivestimenti esterni, i marmi invece si prestano ottimamente per pavimenti e rivestimenti interni ma non esterni, nessuno si sognerebbe di utilizzare marmo per rivestire una piazza.

Realizzazioni in marmo
Il marmo si utilizza per realizzare lavelli per bagno e cucina, banconi dei bar, scale, piatti doccia, vasche, fontane, davanzali e tanto altro; per la realizzazione di pavimenti per interni il marmo subisce variazioni di prezzo significativo perché significativo è la sua lavorazione e la sua finitura superficiale.

Finitura
La finitura superficiale è la lavorazione che subisce la superficie del materiale a causa di aggressioni fisiche o chimiche, una sabbiatura ad esempio fornirà una superficie ruvida mentre la lucidatura tramite spazzole fornirà una superficie liscia.

Finiture superficiali:
  • Levigato
  • Sabbiato
  • Rullato
  • Lucido
  • Patinato
  • Carteggiato

Prezzi delle realizzazioni in marmo
La realizzazione in marmo dei bagni non è dissimile da altri rivestimenti o pavimentazioni con lo stesso materiale perché le lavorazioni che si possono ottenere sono innumerevoli cosi come i disegni che si possono ricreare, la dimensione delle lastre di marmo può influire molto sul prezzo, un marmo di dimensioni fuori scala implica un taglio particolare ed una cura nel trasporto e nella collocazione per non parlare del peso che possiede.

Un bagno od un piano lavoro di cucina in marmo può subire variazioni di prezzo anche doppie rispetto ai listini, per alleggerire alcune strutture troppo lunghe si utilizza un metodo di origine ingegneristica, per supportare lunghezza e peso si utilizzano dei materiali compositi, il marmo si alleggerisce grazie a supporti in materiali poliuretanici espansi.

Marmo ed igiene
I piani di lavoro delle cucine fino a qualche anno fa erano realizzati in marmo, il valore aggiunto era notevole ed era notevole anche la durata data la durezza del marmo, purtroppo però la bellezza non va sempre di pari passo con la praticità ed infatti il marmo come non tutti sanno non è proprio igienico.

Nonostante la finitura superficiale possa essere di una certa rilevanza il materiale presenta delle microscopiche striature che possono essere luoghi in cui proliferano i batteri, tra l’altro i marmi hanno il difetto di macchiarsi e di poter essere aggrediti da liquidi come aceto, ed altri, grazie a studi sui materiali si è giunti alla conclusione che l’Okite era il materiale più adatto ad essere utilizzato nelle cucine e nei bagni lasciando ai marmi e graniti altre collocazioni.

Pulizia del marmo
Per la pulizia fai da te dei marmi occorre tenere in casa alcune cose sempre sotto il vano lavandino:
  • Acqua distillata
  • Trementina
  • Ammoniaca
  • Polvere di pomice
  • Acido ossalico
  • Sapone neutro
  • Fecola di patate

Per gli strumenti sarebbe comodo avere a disposizione una lucidatrice ma in mancanza si può ovviare con:
  • Spazzole morbide
  • Panni di lana
  • Spugne

Come agire per pulire il marmo
Prima di iniziare la pulizia occorre munirsi di guanti idonei, consigliabili i guanti in nitrile che sono resistenti agli agenti chimici come la trementina, degli occhiali di sicurezza e soprattutto lavorare aprendo tutte le finestre per aerare i locali.

Prima di aggredire le superfici marmoree occorre agire con cautela, prima si utilizzano sostanze poco aggressive per poi aumentare l’attacco alla macchia, il sapone neutro sarà l’agente meno aggressivo mentre l’acido ossalico sarà l’arma finale, la polvere di pomice fornirà aggressione meccanica contro le incrostazioni più vecchie, la fecola di patate ha un ottima resa per le macchie di unto ma deve avere il tempo di agire.

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